TEATRI FUORI DAI TEATRI

“Teatri fuori dai teatri” è un Festival di eventi teatrali realizzati appositamente per spazi aperti e inseriti nell'ambiente che diventa scena teatrale. Dal 2000 attraversa il territorio del Friuli Venezia Giulia e Veneto orientale raccontando la storia del Nord-est e del suo ambiente naturale a ricordare la peculiarità storica di una terra da sempre di confine e di passaggio in cui in ogni angolo si ritrovano un’infinità di racconti intrecciati alla grande storia in un continuum che non distingue il locale dall’universale. Il territorio diventa così un patrimonio di conoscenze condensate in spettacoli che rappresentano una sintesi efficace e puntuale della storia e dell’ambiente del proprio territorio, frutto di infinite variabili e contaminazioni di genti e fatti. L'obiettivo è quello di far riscoprire il territorio come luogo dell'identità collettiva, come luogo di vita e di relazioni oltre che quello di custode e testimone della memoria delle genti che lo hanno abitato ed attraversato. I luoghi scelti sono scenografie della natura e di angoli urbani suggestivi, soprattutto luoghi d’acqua, ambiti elettivi e simbolici del rapporto fra gli uomini, le donne e la natura. Il Festival è nato dall'esperienza maturata dalla Compagnia con lo spettacolo Storie di fiume spettacolo in continuo divenire ed elaborazione dal 1998, incentrato sulla cultura fluviale, sia naturalistica che antropica, allestito sui corsi d'acqua, in località aperte e sempre diverse e rappresentato con continuità nelle località d'acqua di tutte Italia, ma dedicato soprattutto ai fiumi del Nord-est che diventano le tappe di un circuito teatrale fluviale. Negli anni sono state sviluppate altre drammaturgie inerenti l'acqua (Acqua che viaggia del 2019) e due documentari sull'asse fluviale Noncello-Meduna-Livenza e sul Tagliamento.